Osservazione delle balene

Le megattere:

Megaptera Novaeangliae

Durante l’inverno australe, da agosto da ottobre, i Megaptera Novaeangliae arrivano a centinaia nelle acque al largo del Madagascar, dove nascono, si accoppiano e rimangono per svezzare i piccoli prima di tornare nelle acque fredde.

Questi cetacei, lunghi 15-18 metri, hanno lunghe pinne pettorali, caratteristiche di queste specie.

Hanno un carattere molto socievole, che dimostrano con salti spettacolari.

Nel nostro centro organizziamo escursioni giornaliere per l’osservazione delle balene.
Usciamo in barca, avvistiamo e ci avviciniamo senza disturbare i gruppi di balene, che in genere sono femmine con i loro piccoli.
Le superiamo e a 100 metri da loro spegniamo i motori.

A questo punto, incuriosite, ci vengono incontro e ci passano vicino, permettendoci di osservarle e fotografarle da vicino. Con un po’ di fortuna riusciamo a sentire il loro “canto”, con cui comunicano a grande distanza, e possiamo immergerci con loro per osservarli sott’acqua e fotografarli. Quando un gruppo si allontana, torniamo a cercarne altri, per avvicinarci a loro e continuare l’incanto…

Balene Megattere

Le megattere che vediamo ogni anno nella regione di Nosy Be percorrono circa 6000 km dall’estremo sud per arrivare qui.
Si spostano dalle zone di alimentazione nel profondo Sud alle zone di riproduzione e viceversa, un processo noto come ciclo migratorio delle balene.

È un piacere assistere ai famosi e spettacolari salti della balena, al battito delle ali e ai potenti soffi che costituiscono uno spettacolo accattivante e indimenticabile.

Il balenottero di balena

Durante l’inverno australe, nella regione di Nosy Be, si osservano balene madri accompagnate dai loro piccoli.
Il balenottero misura circa 4 metri e pesa oltre 600 kg. Non si allontana mai dalla madre. Si possono vedere emergere dall’acqua e compiere salti spettacolari.

Madre balena e il suo balenottero.

Un filmato che mostra questi magnifici momenti di tenerezza tra una madre balena e il suo balenottero dalla nostra barca Alcione.
Salto, soffio, rotazione, il piccolo balenottero sta ancora imparando e cerca di mettersi alla prova con la madre. Gira su se stesso prima di emergere dall’acqua.

la mère baleine protectrice envers son baleinea

La pinna pettorale della madre guida il suo balenottero.

Il balenottero della balena passa sotto la madre per nutrirsi, ingerendo parte dei 40 litri di latte materno prodotti ogni giorno. Il latte di megattera è molto grasso e nutriente e consente al piccolo di ingrassare molto rapidamente e di affrontare il lungo viaggio di ritorno in Antartide.

Le nostre escursioni giornaliere di whale watching e le crociere in catamarano a nord di Nosy Mitsio e a sud di Radama offrono magnifiche opportunità di osservare le megattere.

Questo video, girato con un drone, include una sequenza di allattamento e una scena commovente di madre balena che guida il suo balenottero nel profondo mare blu.

Conservazione marina

Il mondo è impegnato in una corsa contro il cambiamento climatico, ma le varie conferenze sul cambiamento climatico stanno portando pochi cambiamenti.

Siamo responsabili e coinvolti nell’ecologia e nelle relazioni umane, con umiltà e gentilezza verso tutti gli esseri viventi del nostro pianeta.

Continuiamo a essere incoraggiati dai cambiamenti avviati da gruppi di esseri umani che sono “consapevoli” della crescente minaccia del nostro devastante imperialismo e siamo determinati ad agire.

Gli sconvolgimenti ecologici, economici, politici e religiosi sono stati numerosi e continuano ad esserlo.
Le azioni dell’uomo sul pianeta per aumentare la redditività sono un vero flagello per il nostro ambiente.

Ricollegandosi all’ambiente, l’umanità deve riconquistare il suo posto in questo mondo vario e sconosciuto, perché se ne è orgogliosamente estraniata, privilegiando la sua condizione di essere umano egoista per fini economici che distruggono il nostro pianeta.

Proprio come le maestose creature che sono balene, delfini, squali e tutti questi esseri viventi, l’uomo contribuisce anche lui alla ricchezza del nostro pianeta. Purtroppo, quest’ultimo ha fatto suo il pianeta, dimenticando di essere solo un anello della grande catena che lo rende così vario. È quindi nostro urgente dovere riconnetterci con ciò che ci circonda in uno spirito di modestia, umiltà e gentilezza, se non vogliamo perdere noi stessi e veder scomparire le specie viventi.

"La natura, gli oceani, i fondali marini e gli animali che li abitano

ci ricordano costantemente la loro connessione essenziale con il Tutto".

I cetacei sono gruppi sociali molto uniti.

Gli scienziati (Stanford USA, Università di Manchester…) hanno dimostrato che i cetacei, come gli esseri umani, vivono in gruppi sociali affiatati e hanno relazioni complesse tra loro. Le megattere sollevano molti interrogativi sull’ecologia e sull’evoluzione. La loro biologia unica è di vitale importanza per l’ecosistema e la conservazione delle specie. È ovvio che se i cetacei si estinguono, anche tutta la vita sulla Terra sarà minacciata di estinzione.

Siamo determinati a vedere sempre più cetacei e a portare queste magnifiche specie all’attenzione del maggior numero possibile di persone.
Il tutto in uno spirito di rispetto e armonia, nella speranza di sensibilizzare i turisti, metterli in contatto con la natura e renderli più responsabili.

Saranno infatti i futuri promotori della salvaguardia del nostro pianeta e della protezione dei “Giganti” del mare, di fronte alla pesca intensiva e al degrado del loro ambiente di vita. Speriamo fermamente che molti di noi vogliano vedere un cambiamento in meglio nel nostro mondo e negli ambienti di vita che ospita.

Ci sono molte persone sensibili e impegnate che cercano di preservare e valorizzare le meraviglie che ci circondano. Siamo responsabili e protagonisti della nostra vita.
Sta a noi cambiare il nostro modo di vivere, adattandoci alla natura e non viceversa, rispettando la diversità, sia essa umana, animale, vegetale o minerale, per vivere meglio insieme e proteggere il nostro ambiente.

Il nostro pianeta è “madre” per tutti noi. Gli antichi lo chiamavano GAIA.
Ora più che mai abbiamo il dovere di riconnetterci con tutte le specie che abitano il pianeta e di riparare i danni che abbiamo fatto per il nostro effimero benessere.